Lutto Animale

Cosa fare quando si ha nostalgia nel lutto?

Cosa fare quando si ha nostalgia nel lutto? Come farcela quando la solitudine nel lutto è così forte da lasciarti frastornat@?

Nostalgia e solitudine nel lutto sono dei passaggi naturali, che fanno parte della transizione tra una persenza e una nuova esitenza. Chi non c’è più, aveva un ruolo e uno spazio nella tua vita, nel tuo quotidiano. Ora questo ruolo e questo spazio esistono ancora, ma aleggiano nel tuo presente. Non sai come riempirli, come attraversarli, cosa farne di ciò che era vostro e che ora è solo tuo. C’è un grande potenziale eppure, per arrivare alla consapevolezza di questo potenziale, si vive un viaggio di riconoscimento dentro la nostalgia.

In psicologia, la nostalgia nel lutto viene letta attraverso gli stili di attaccamento, la dipendenza affettiva, la depressione, l’ansia, qualche disturbo esistenziale della persona. Nel coaching, in particolare nel mio stile di coaching, quindi quello gestaltico, la nostalgia viene incontrata come quell’onda che, dallo sfondo, porta alla tua attenzione qualcosa. Questo gioco di onde, fra il primo piano della tua attenzione e lo sfondo dei desideri e dei bisogni, crea la nuova vita. Oggi rispondo alla domanda: cosa fare quando la nostalgia nel lutto è forte? con le lenti del coaching ad ispirazione gestaltica.

La nostalgia nel corpo: ascolta il tuo lutto dentro di te

Prima di continuare a leggere, radicati a terra, pianta bene i piedi, chiudi gli occhi per un attimo e respira dalla pancia. Presta attenzione al tuo corpo, ora che vivi la nostalgia.

Che forma ha questa nostalgia? SE te la immagini nel cuo corpo, dove si trova, come si muove, cosa tiene, cosa fluisce attraverso di lei? Prenditi il tuo tempo per creare confidenza. Come sarebbe, per te, far sedere la nostalgia di fronte a te o al tuo fianco? Dove la preferisci? Riuscite a prendervi le mani e a parlare a cuore aperto?

Nelle sessioni di coaching con me, questi tipi di attivazione fanno in modo che tu ti accorga di ciò che desideri quindi, prendendone coscienza, puoi dartelo. Darti quello che desideri veramente fa in modo che la nostalgia prenda nuove forme, quelle che significano per te e che puoi trattare dentro la tua vita come risorsa.

Tieni gli occhi chiusi e immagina una forma per la nostalgia. Ora immagina una forma per il tuo lutto. Prenditi il tempo per osservare e riconoscere e, quando vuoi, scrivi nel tuo diario quello che hai visto, cosa si è mosso. Se ne vuoi parlare di persona, ricordati che puoi attivare la tua sessione individuale singola con me. Insieme daremo un senso alle emozioni e sensazioni che ti si sono attivate adesso quindi avrai fra le mani qualcosa da cui ripartire, che appartiene a te e che oggi è presenza certa.

La nostalgia nel lutto: la concretezza della forma

Le emozioni hanno forme e conseguenze. Le agiamo con i fatti, le reazioni, le decisioni. La nostalgia dichiara una mancanza, manifesta l’importanza di qualcuno, attira l’attenzione sul desiderio di onorare, tenere vicino, fare ancora esperienza diretta di incontro. Il corpo è un elemento centrale perché la presenza si manifesta con la fisicilità, con l’essere vicini, fare cose insieme, stare, andare, condividere, vivere.

La fisicità, il fare sono attivatori potenti di nostalgia. Ti invito a prestare attenzione a cosa, di quella fisicità che ti manca, oggi può esistere ancora, anche se il corpo non c’è più. Penso, per esempio, ai percorsi che si fanno praticando degli sport o dei momenti di svago. Farli con qualcuno che ami e farli da soli non è la stessa cosa ma imparare a viverli da soli, con presenza, amplia l’esperienza del vivere, del sentire, dello stare, del godersi il momento.

Hai mai pensato a quanta presenza puoi ancora sentire semplicemente vivendo la fisicità con nuove modalità?

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