Lutto Animale

Morte del cane o del gatto ed elaborazione del lutto su Facebook

morte del cane o del gatto

La morte del cane o del gatto sono eventi molto impattanti. Le persone sono travolte da emozioni molto forti e sentono la necessità di ricordare, nei social, su Facebook, l’amato animale con foto e didascalie dedicate. Questo comportamento diventa tossico nel momento in cui blocca l’andare avanti di una persona.

Quando l’unico contenuto proposto è solo il rimpianto significa che la persona vede solo quel pensiero davanti ai suoi occhi. Quando diventa l’unico modo per farsi ascoltare, per chiedere attenzione, per cercare compatimento, pena e riconoscimento.

A volte c’è il desiderio di elaborare il lutto, ma non si sa come fare, cosa fare per trasformare il proprio sentire in qualcosa di concreto, che onori, che liberi, che valorizzi.

In questo articolo, ti aiuto a scegliere come onorare la memoria imparando a lasciare andare l’attaccamento al pensiero della morte del cane o del gatto.

Facebook non è il luogo più adatto per elaborare la morte del cane o del gatto perché c’è tanta insensibilità, superficialità, fretta e compiacenza. La gente lascia “like” senza leggere e, quando legge, alle spalle giudica.

Il dolore per la morte del cane o del gatto è un’esperienza seria, vera, che merita rispetto. Inizia da te stesso o te stessa a creare questo rispetto dando al tuo lutto animale uno spazio consono per esitere, esprimersi, trasformarsi.

Superare la morte del cane o del gatto: il bisogno di espriemersi

Uno dei bisogni fondamentali è quello di poter esprimere la propria emozione, l’amore, le aspettative, i desideri. Parlare, essere ascoltati. Questo è ciò che ti raccontava Emanuela nella sua testimonianza del lavoro fatto con me, con il percorso per elaborare il suo lutto per il gatto.

Il punto è che le parole nel tuo cuore possono essere ascoltate: bisogna trovare il luogo giusto, il contesto adatto. Spesso, la società giudica il vissuto di chi soffre per la morte del cane o del gatto.

Quindi le mie tre domande per te sono:

  • Come puoi dare voce alle tue parole nascoste senza metterti nella condizione di farti del male?
  • Quando pubblichi su Facebook, quanto ti serve veramente quel gesto per costruire il tuo futuro?
  • Che cosa sei disposta a fare per dare sostanza al tuo bisogno di esprimerti?

Scrivere è un atto creativo potente.

La scrittura è uno degli strumenti che utilizzo nel mio percorso di coaching proprio perché libera e fa emergere. Affinché abbia una sua efficacia è fondamentale venga inserita in un contesto di senso.

Facebook è un luogo dove la rapidità degli aggiornamenti e le logiche degli algoritmi non ti permettono di essere ascoltata. Per molti, i tuoi contenuti sono invisibili e questo, in te, può creare il pensiero di non essere importante per gli altri, di essere, appunto, ignorata, criticata alle spalle.

Il dato di realtà è che stai chiedendo attenzione in un luogo dove l’attenzione è effimera, selettiva e dominata da una macchina.

Parole che creano vita

Lo scopo della comunicazione, anche nel lutto, è che questa diventi un mezzo per creare nuove realtà. Imparare a comunicare il tuo dolore agli altri significa accorgerti dei tuoi confini e dei confini degli altri, avere cura di come ti esprimi, fare attenzione ai tempi e ai modi. Quando si soffre per un lutto, come lo è la morte del cane o del gatto, queste attenzioni vengono meno. Perché il dolore acceca e perché si ha la pretesa di essere accolti in quanto sofferenti. In questo stato di cose, dove ci si dà per scontati e ci si aspettano cose che gli altri ignorano, nasce, cresce e prospera l’infelicità.

Il punto è che le tue parole devono servire a liberare la tua vita dal lutto. Liberare non vuol dire tradire o dimenticare, vuol dire onorare, appropriarsi, prendere e andare oltre. Un prolungamento lungo nella morte non è sano e nemmeno benevolo per la tua esistenza.

Ti chiedo:

  • che cosa dovrebbe accadere per autorizzarti a pensare ad altro oltre al lutto?
  • quali parole stai sprecando?
  • di quante parole inutili riempi il tuo vuoto?
  • se tu togliessi quelle parole che non ti fanno stare bene, cosa succederebbe?

Questo tipo ti domande attivano in te pensieri trasformativo. ti consiglio, per non disperdere il valore di questi semi di vita, di contattarmi per una sessione individuale di coaching. Insieme ci lavoriamo su e diamo ascolto alle parole che oggi il tuo cuore ha bisogno di sentirsi dire.

Se sei pronta a farti ascoltare, contattami al 3472332842 e prenota oggi la tua sessione di coaching con me.

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