La crescita personale nella relazione con gli animali è un ambito sviluppato attraverso diverse modalità. Puoi trovare il coaching con i cavalli, la pet therapy, la psicoterapia con i cavalli per le persone con patologie oncologiche. Il coaching, soprattutto, si occupa di questa potenzialità perché il coaching è proprio, per antonomasia, lo spazio di sviluppo di una persona. Quel luogo dove gli asset interiori di un individo vengono guardati attraverso le lenti della crescita e il miglioramento passa attraverso il desiderio di diventare qualcuno di nuovo.
Il mio tipo di coaching fa lavorare la persona attraverso la relazione che ha insieme al suo animale di proprietà. Quindi non un cavallo “qualsiasi” in un maneggio, ma il tuo, quello che ti disarciona e ti disobbedisce. Oppure con la tua idea del gatto che hai in casa e che fai fatica a lasciare andare e, al tempo stesso, è anche quello che ti ricorda la ferita del non essere diventata mamma. Oppure con quel cane (che chiami a volte, amorevolmente, “maledetto“) che non torna al richiamo e non fa quello che vuoi tu quando lo dici tu. Sono esempi per farti capire che, nella relazione con il tuo animale, tu hai un ruolo perché le tue emozioni e le tue aspettative ti appartengono.
Gli animali d’affezione sono un canale di relazione che mette in luce le dinamiche interiori di una persona, nei comportamenti, nel sentire, nel portarsi nel mondo.
Come ti relazioni con il tuo Animale Speciale, così ti relazioni anche con te stess* e con gli altri intorno a te.
Questo non significa che, se ami alla follia il tuo gatto, ami alla follia anche te stess*, la suocera e il tuo capo al lavoro. Significa che scegli come amare, quanto dare e in quale posizione metterti nella relazione di amore, aiuto o potere. La relazione con gli animali ti stimola verso la leadership, la collaborazione, la flessibilità, l’umiltà, la tolleranza, il controllo. Ti mette a confronto con il tuo bisogno di presenza, attenzione, privilegio, esclusiviltà.
Scelta: quando un animale entra nella tua vita
Quattro sono i momenti clou dell’esperienza con un animale. La scelta è il primo. Sia che sia tu a decidere attivamente, sia che tu lo subisca passivamente, hai sempre un ruolo decisionale nello stare nella relazione con un animale. Quanto te ne appropri? Da qualsiasi parte guardi il modo con cui vi siete incrociati e avete deciso di condividere vita insieme, le vostre reciproca volontà si sono manifestate in una decisione.
Gli animali scelgono, tu hai scelto.
L’opportunità di crescita personale è guardare alle tue modalità di scelta: quanto sei proprietario del tuo destino? Come ti percepisci quando qualcosa entra nella tua vita? Come scegli, normalmente?
Queste sono alcune delle domande che ti propongo nel libro “Animali nel cuore“, un prezioso compagno di viaggio nella tua crescita personale insieme al tuo animale.
Vita: come ti poni con qualcuno di diverso da te
Il tuo animale è diverso da te non solo perché è un essere vivente diverso. Lo è perché è un individuo a sé stante, così come lo è chiunque non sia tu. Il punto è: tu come ti rapporti con chi è diverso da te? Con chi vede le cose, fa cose diverse da come le faresti tu. Quanto spazio dai agli altri e come ti tieni o li tieni nella relazione con te? La vicinanza, la gestione del potere, delle risorse, delle libertà, dell’intimità sono un potenziale immenso per scoprire che cosa, oggi, ti tiene lontano dall’amore, dall’incontro, dalla presenza. Che cosa, oggi, ti può portare familiarità, condivisione, collaborazione, delega, accoglienza.
Malattia: come vivi i carichi
Alcuni animali invecchiano senza grossi acciacchi, altri chiedono un’assistenza inferieristica domiciliare impegnativa per il Familiare Pet. Quando diventi caregiver, cioè persona che si prende cura, sei stimolato al pari di quando ti prendi cura di un affetto umano, se l’animale in questione significa qualcosa di familiare per te. L’opportuntà è guardare a come bilanci le tue energie, al cosa ti porta verso l’essere spugna piuttosto che al distacco emotivo. Ti confronti con la generosità, con l’egoismo, con i sensi di colpa, con le illusioni e le idee di magnificenza animica anche chiamata presunzione o arroganza.
Morte: come prendi l’esperienza
La morte conclude un ciclo di vita. Che relazione hai con i cicli nella tua vita? Quanto ti è facile portare a compimento un’esperienza? Cosa dovrebbe accadere in te per sentire di aver veramente preso qualcosa dalla relazione conclusa? Sai, non è vero che prendere è una cosa facile. Ci vuole tempo per accorgersi del valore di qualcuno dentro la nostra vita. Perché prima bisogna vederla, sentirla, viverla ancora quell’importanza. Non si tratta solo di dire: “Era un bravo cane! Quel cavallo ha vinto un sacco di gare! Il gatto più eccezionale del mondo!“. Si tratta di rispondere a questa domanda: chi sei diventato grazie al tuo animale? Scommetto che questa domanda ti farà riflettere per qualche tempo….
La crescita personale nella relazione con il tuo animale: dove vuoi andre ora?
Sono certa che questa prospettiva di ascolto interiore ti ha incuriosito. Prova a leggere anche questo articolo e, se ti va, scrivimi a info@carolinaventurini.it i tuoi pensieri, le tue riflessioni o le risposte a queste domande che ti ho fatto. A presto!