Relazione con sé

Come essere ascoltata anche se non vogliono

Come essere ascoltata anche se non vogliono ascoltarmi? Come mi faccio ascoltare quando sono arrabbiata o triste? Cosa posso fare per ricevere attenzione quando tutti mi ignorano ed io soffro per ciò che ho perso?

Queste sono alcune delle domande a cui ho cercato di rispondere oggi, nella diretta su Instagram dedicata alla Dea Demetra.

Prendendo spunto dal libro “Le dee dentro la donna” , ti ho proposto uno spunto di riflessione partendo proprio dalla divinità e dall’archetipo che incarna il materno, il nutrimento, l’abbondanza e i cicli della vita. Demetra è il simbolo che meglio si addice al sentimento materno, in senso ampio. Viene considerata la dea delle messi, cioè del raccolto.

Si tratta dell’unica dea che vive la maternità attraversando il lutto per la figlia, Persefone. Lutto parziale perché la figlia non muore: viene rapita da Ade, Dio degli Inferi. Al termine della vicenda, Persefone le viene “ritornata“, ma in modalità diversa. Ciò che a noi interessa sono le modalità di comportamento di Demetra quando è in preda alla rabbia per la perdita e per l’indifferenza.

Il meccanismo Evento-Causa-Effetto

La storia raccontata dal mito narra che, mentre Demetra era assente, Persefone, la figlia, viene rapita con l’inganno da Ade, Dio degli Inferi e fratello di Demetra. Lei, la madre, si dispera e la cerca in ogni dove, chiedendo a tutti un aiuto per capire dove fosse. Trova muri di gomma, sbrigatività ed indifferenza fino a quando non le viene detto la verità. Ferita e delusa dalle persone e dalle dività, annulla la sua identità e si limita a fare la nutrice di un bambino non suo. L’esperienza non è positiva e, quando la dea viene rinnegata, si manifesta nella sua verità, nel suo splendore; chiede la creazione di un tempio in suo onore, nel quale si rifugia, in depressione e solitudine, rifiutandosi di adempiere ai suoi compiti di divinità.

In una parola: si sente vittima della situazione. E si comporta come vittima arrabbiata. Affama il popolo, l’Olimpo, così duramente che Zeus, finalmente, si muove per riportare Persefone dalla madre. Ade, però, dà da mangiare dei chicchi di melograno a Persefone. Questo fa sì che la donna, ormai regina degli Inferi, possa passare solo una parte dell’anno con la madre.

Questa storia ci mostra come ogni azione porta a una reazione e ogni reazione genera una conseguenza. Ci mostra anche come, agendo mossi dalle reazioni emotive forti, perdiamo di vista gli obiettivi reali, non facciamo i nostri interessi e ci disperiamo interiormente. Demetra guarda alla perdita di Persefone quando il suo vero obiettivo dovrebbe essere sviluppare ascendenza sull’unico dio influente, che avrebbe potuto cambiare le cose. L’obiettivo avrebbe dovuto essere influenzare Zeus al suo volere.

Questo è ciò che succede quando vivi un momento complesso, vuoi ottenere qualcosa da qualcuno ma il tuo focus è su ciò che hai perso e non su ciò che vuoi ottenere.

La causatività cioè l’essere causa di ciò che vivi, sempre, nel bene e nel male

La chiave di svolta di ogni situazione critica è la causatività cioè il sentirsi causa di ciò che di negativo si sta vivendo.

Proprio così. Non significa darsi la colpa, significa vedere il proprio ruolo, le proprie azioni e scelte, che hanno portato all’accadimento.

Demetra, per esempio, non ha avvertito Persefone dei pericoli che correva abbassando la guardia. L’ha mantenuta nella fanciullezza, nella leggerezza superficiale del “il mondo è sempre buono, tutti sono qui per me“.

Avrebbe potuto chiedere supporto ad altre dee per insegnarle l’arte di difendersi fisicamente, vivendo in un contesto dove la violenza contro le donne era all’ordine del giorno, come lo è oggi. Avrebbe potuto vigilare di più.

Questa consapevolezza, è vero che può generare il pensiero “è tutta colpa mia” ma, se invece di pensare alla colpa, si pensasse nei termini di responsabilità – e cioè “c’ho messo del mio perché mi mettessi in una condizione di pericolo” – le azioni che si potrebbero poi fare, sarebbero azioni di potere e di svolta.

Come essere ascoltata anche se non vogliono

Veniamo quindi al punto della questione: essere ascoltata quando gli altri non voglio. Essere ascoltata e ottenere qualcosa nonostante gli altri non vogliano prestarti attenzione. Come si fa?

La strategia di Demetra è stata affamare, negare, negarsi, farsi del male, scomparire, far sentire la mancanza, farsi desiderare per bisogno. Questa è una strategia di manipolazione e dipendenza ed è uno dei tratti di crescita di molte persone.

Il materno punitivo, che attiva comportamenti azzeranti quando si sente tradito e deprivato, è un morso che ferisce indiscriminatamente chi è vicino.

Demetra non guarda a chi sta affamando: affama tutti. Sia quelli che hanno un ruolo nella vicenda, sia quelli che non hanno un ruolo. Toglie nutrimento, toglie sostegno, toglie amore a tutti. Perché vuole essere ascoltata, accolta, rispettata e vuole ottenere il ritorno all’idillio con la figlia.

Lo ottiene prendendo le persone per sfinimento, creando un precedente nella relazione con gli altri.

L’equilibrio spezzato non si può ricomporre del tutto, neanche dopo l’intervento di Zeus, perché Ade dà da mangiare a Persefone il melograno e Persefone, dopo l’esperienza di distacco dalla madre, sceglie di mangiarli, seppure, ancora una volta, inconsapevole, ignorante nel senso che ignora ciò che ha fra le mani e ciò che sta creando con le sue stesse mani.

Questa è una storia cruda sull’importanza di essere consapevoli di come ci si comporta vivendo la propria vita. Sul ruolo della superficialità e dell’immaturità nella gesione delle emozioni, delle relazioni, di sé stessi.

Come sarebbe stato, per Demetra, se, invece di affamare tutti, avesse esercitato la sua responsabilità attiva sulla situazione?

Cosa avrebbe potuto fare di diverso, per essere ascoltata?

E tu, nelle situazioni in cui sei come Demetra, quanto ti rendi conto di come ti stai comportando e di cosa stai generando comportandoti così?

Più diventi consapevole della tua causatività, più hai la libertà di scegliere nuovi comportamenti per raggiungere i tuoi risultati. Se vuoi farlo con me, contattami per iniziare il tuo percorso evolutivo insieme.

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